"L’inchiostro che cola da me: anche per il più misantropo, scrivere è amare! E colui che scrive,meglio ama, più di ogni altro…da quel ricordo ho scritto sempre per dire che amavo, nelle mie lettere, in tutti i testi brevi, nei miei romanzi, al punto di non sapere molto bene se scrivo per amare meglio, o se amo per scrivere meglio! " ….(Fughe d'amore - di Alina Reyes)

lunedì 2 dicembre 2013

non c'è pace in questo inchiostro nero...

mentre lo zoccolo
calpesta la sua orma,
la criniera si distende al vento

è una corsa
lungo una traiettoria segnata dal tempo
-destinazione oltre il confine-

verso un cielo
gonfio di pioggia,
imploro una fede,
che scivola nel dubbio
-inesauribile morsa
d’ una labile coscienza-

sono immobili le immagini
ai margini di quell’orizzonte
dove i colori diluiscono l’azzurro
-sono visioni evanescenti
di sogni infranti-

attratto dall’ostacolo,
lanci al salto irriverente,
il tuo cavallo bianco,
alato di speranza

non c’è pace
in questo inchiostro nero
che cola
dalla mia mente
©”non c'è pace in questo inchiostro nero...” di Lorenzo de Vanne [riproduzione vietata]

Poesia tratta dalla raccolta “Album di parole” del 2007, pubblicata sul mio blog di Splinder “Tracce di un’anima”  l’18 ottobre 2007



2 commenti:

  1. Tantissima espressività in questi magnifici versi del profondo
    Buona serata e un caro saluto, silvia

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  2. ci attirano i confini, scoprire cosa celano, li varchiamo con mille dubbi, e un filo di speranza che quell'inchiostro informe traduca in parole il cuore. bello leggerti e seguirti...

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